Sunday, December 20, 2009

PROSSIMI A NATALE E ABBRACCI AI PROSSIMI









Eccoci arrivati ad un passo dalle festività del Natale, Ultimo dell'anno e Befana..anche se qui mi sa che la befana non la conoscono.




Vabbeh , la farò io, la scopa è li dietro al frigo, la marca è MastroLindo , il manico è bianco e le setole gialle fosforescenti.....sembrerò una stella cometa!Ho saputo che l'Italia è sottozero, che qualcuno di voi si è svegliato in 40 metri di neve qualche giorno fa e che qualcunaltro rosicava perchè era lì lì per nevicare e non voleva fare nemmeno un fiocco..Qui da noi si va in giro con al massimo il giacchetto di pelle (non imbottito) e la cosa non torna un granchè, pertanto avrei preferito stare lì a far palle di neve con voi.La neve per Natale è romantica e stare in casa quando fuori ci sono 10 gradi sotto lo zero è una cosa che ti fa accorgere di come sia bello accoccolarsi l'uno accanto all'altra..non come noi che sbuffiamo di notte perchè si suda se ci si avvicina un pò...Davvero! sarà colpa del piumone dell'Ikea che per ignoranza ho scelto bello caldo?Beh comunque è un Natale che mi risulta anomalo, anche perchè sono abbastanza lontana dai vostri visi e non so con chi brindare...Le persone qui parlano parlano e io ancora non li capisco, fatico con tanto di dolore alle tempie quando cerco di inserirmi nei discorsi, ma oggi è successo qualcosa di favoloso, di cui vi parlerò tra poco...son venuta qui apposta per scriverlo.Ma prima di giungere al nodo del discorso vi anticipo che l'albero è stato comprato ed addobbato con PEPERONCINI per due ragioni: la prima è che lo volevamo originale e la seconda è che qua gli addobbi costano più degli alberi..Quindi con un pò di fantasia si è potuto unire l'utile al dilettevole.





Mi sono pure lanciata nella creazione dei Christmas Cookies, come fanno le donne americane.E' tradizione qua cucinare queste carinissime BOMBE CALORICHE fatte con burro, farina e zucchero.Sono ovviamente squisiti, diabetici, semplici e veloci da preparare, come nella migliore tradizione americana.









Potrete bene immaginare come a volte io mi senta.Se mi conoscete sapete che di solito durante le feste sono nervosa: era una cosa normale legata al fatto che di solito non ero molto felice.L'anno scorso ho avuto uno dei pochi Buon Natale, giacchè per la prima volta ero sotto lo stesso tetto con Roberto(Pek), stavamo a Castiglioncello sul mare, avevamo fatto i nostri primi addobbi alle finestre rovistando anche negli addobbi di quando ero piccina e avevamo tanti amici che venivano a bere un ponce caldo , un tè o un caffè da noi..anche fino a notte fonda..Qualcuno di voi se lo ricorderà bene. Organizzammo anche un ultimo dell'anno al riparo da posti di blocco (con potenziali ritiri di patenti), divertendoci tra noi con qualche gioco da tavolo e con qualche battuta ubriaca.Qualcuno di voi adesso sta ricordando.




Bene, quest'anno per me è diversa. Roberto c'è, ma mancate tutti voi e io sono incazzata come di solito.Tutto normale forse dovrei dire?




E' Natale, ci sono io incazzata, l'albero luccica, qualcuno mi ha mandato gli auguri scritti di pugno, qualcun altro me li ha mandati tramite internet, qualcuno già non mi considera più e qualcun altro esattamente in questo istante starà pensando: AH GIA'!




Io taglio la testa al toro e VI AUGURO A TUTTI BUONE FESTE, MI RACCOMANDO, MANGIATE, BEVETE E RIDETE COME MATTI e non vi preoccupate per me, se mi girano i coglioni è tutto sottocontrollo.




Ma vi rassicuro, non staremo soli il 25 Dic. anzi, come direbbero gli americani il December 25th, abbiamo invitato un paio di amici che come noi sono lontani dai parenti e pure senza quattrini, quindi quale miglior cosa che chiamarli qui a sbicchierare( si dice cheers! si pronuncia CIIRS) e a prepare la pizza!




Uno dei due la sa fare meglio dei napoletani.
E' un vero cuoco anche se americano, ma ne sa più di noi in fatto di cucina.


Ed ora andiamo al motivo per cui vi ho smobilitati...

Dunque:


quest'oggi siamo tornati a San Francisco, l'aria calda mi ha permesso di girare in gonna corta, collant e stivali ed una magliettina con la stampa di Iggy Pop and The Stooges che adoro, ma che di solito indosso in estate.
Un chiodo di finta pelle e via, nessun brivido addosso, solo roba interiore d'anima...ma per me tremare lì, ve lo dicevo è cosa a cui ormai sono abituata.
Analizzando a mio modo la gente, col mio occhio radar ancora ho sentito vicinanza per quei personaggi strani ache si affogano nei bicchieri dei bar puzzolenti, che si addormentano in fondo alle scale di qualche portone, oppure che cercano schifosi mozziconi tra una piastrella luminosa ed un altra, a San Francisco ci sembra un raduno, basta abbassare la visuale.
Come sempre non ho potuto fare a meno di accarezzare con l'anima, l'anima di chi fuori dai grandi centri commerciali allungava un bicchiere in cerca del tintinnare di qualche centesimo ed ha le mani sporche e le maniche consumate, un dente senza gli altri tre ed un cappellaccio vecchio di lana come fosse un tupè.
I loro sorrisi sdentati ,uscendo dai cappotti rasoterra, mi fanno capire spesso che ci capiamo.
Ma è sempre stata così nella mia vita, non dipende da San Francisco o da dove mi trovo, dipende da come mi sento e da PERCHE' sento.

Forse c'è qualcosa anche stavolta che ci accomuna, penso sia qualcosa in fatto di bisogni. Una famiglia usciva di fretta da un negozio di giocattoli con la bambina in mezzo ai genitori ridendo perchè aveva visto Babbo Natale e un gruppo di amici gridava e scherzava tra se poco più avanti, un commesso usciva dal negozio per richiamare l'attenzione ai buoni prezzi dei vestiti ed io osservavo dal silenzio, il muoversi frenetico della folla.
Cercavo qualcosa, ma non bastava il catturare immagini con la mia macchina fotografica, o comprarmi un caffè americano da tenere tra le mani.Sempre continuava a mancare qualcosa..
Piazza Unione, Union Square, un albero di Natale gigantesco, ci dirigiamo là.




Ci siamo fatti una foto con in mezzo il cuore che ci ha dato il " Benvenuti!". Momento felice utile a riempire le buche che ogni tanto mi fanno sobbalzare, i buchi che a volte mi fanno sentire i vuoti di tutte le persone che intanto stanno guardando la neve in Italia, mentre io mi faccio le foto coi cuori di cemento colorato.
Ma sono l'asso per trovare la soluzione, no?E qualcuno ormai lo sa che sono convinta di avere qualcosa che si cura di darmi sempre una chance..il segreto sta nell'accorgersi che è un segno quello che stai vedendo ed accettare che sia per te, senza dubitare.. Dietro di me c'erano tre persone sedute con un cartello in mano.
FREE HUGS c'era scritto.
significa abbracci liberi(gratis, insomma..)...era uno di quei chiari segni di cui vi parlavo prima, quelli che cogliere ad ogni costo in quel momento, altrimenti svaniscono.Ed io che sono un'esperta in materia, non mi sono fatta scappare il dono dell'Universo nemmeno stavolta.
Non ci ho pensato un attimo, mi sono tolta il giacchetto e sono corsa incontro a loro che ,sbigottiti , forse non si aspettavano una pazza bisognosa di abbracciare qualcuno(anche chiunque va bene) e farsi abbracciare.
Sono corsa a loro affidandomi completamente, come fossi nuda, li ho stretti uno ad uno amandoli così intensamente che la testa mi girava.
Ho sentito uno svuotarmi di me , donare e ricevere...Da-a tre sconosciuti che così non dimenticherò mai..
Mi piacerebbe domani portare in giro un cartello con scritto BIG HUGS.
Rifletto e penso che la maggior parte della gente (non ho mai capito perchè) a Natale sfoggia buonismo ed altruismo.
Io non ci ho mai creduto, ve lo confesso.
MA ALLORA, PROVATE A VEDERE FINO A CHE PUNTO SIETE CAPACI, FINO A CHE PUNTO SIETE GENEROSI.
VEDRETE CHE NON E' COSì FACILE COME PENSATE, CHE NON SIETE DAVVERO TANTO RICCHI...PROVATE:

REGALATELI I VOSTRI ABBRACCI.



SE VI RIESCE.






Friday, December 11, 2009

MACCHINA NUOVA POESIA NUOVA!




Eccomi, lo so , vi ho abituati al lunedi o martedi..vabbeh, stavolta avrete un paio di cose da leggere,oppure in questo week-end non succederà nulla da segnalare e non vi avrò lasciati a bocca asciutta!vedetela in positivo! Vi scrivo perchè ci sono novità motorizzate che impediranno alla vostra Laurina di proseguire nelle sue svisionanti pedalate al freddo e al gelo con quintali di spesa pressati nello zainetto sul "Gropponcello"(come un rozzo di Pisa, qualcuno sa chi è, definì la mia soave schiena da fatina foderata di felpina a cuori rosa tenue..).
Abbiamo acquistato una macchina usata(alleluJaaaaahhhh): una ford taurus color champagne del 2003(nemmeno vecchia), il kilometraggio era contenuto e le condizioni ottime.
Ottimo il prezzo. Come abbiamo fatto?Abbiamo avuto culo!E' semplice.Il trucco è fidarsi solamente di una macchina usata se apparteneva a persone anziane prima di te!
In tutto il mondo gli anziani tengono le loro cose(specialmente le macchine) come gioielli!!
Appena letto l'annuncio ci siamo precipitati come buldozer,sgomitando prepotentemente bloccando l'affare tipo come quando da bimbetti si giocava a nascondino e si toccava il muro gridando : CASA!
Adesso non resta che farci l'assicurazone e poi potremo finalmente partire.
L'inverno persevera nella sua coccolina gelata e pare anche sia un fatto inusuale per la California, andare sottozero! Per la prima volta ieri ho invitato Marina a casa per pranzo, così ho evitato anche la gelata (al mio capino d'oro) nel raggiungere il centro da Mishka's Cafè.
Lei mi ha detto che forse quest'inverno me lo sono portato dietro dall'Italia perchè di solito anche l'inverno qui è mite. E poi piove...son due tre giorni che ci si bagna..cioè si bagna Roberto che esce per andare a lavoro e tornare a casa(la macchina c'è, senza assiurazione ma c'è e invece l'ombrello ci manca ancora....)
Io sto in casa con il mio termosifoncino acceso che si aziona da solo quando la temperatura scende al di sotto delle mie impostazioni(ovviamente in climi caraibici).
E' quasi bella questa sensazione ovattata , queste lucine natalizie intermittenti che ho messo alla finestra e la tisana calda tra le mani, mentre guardo fuori e penso che io sono asciutta e quelli fuori no! : D
Sarò anche sola, ma almeno bella riparata!
ED ORA LO SO CHE STATE CERCANDO DI CAPIRE COSA C'ENTRA ALDA MERINI IN CIMA...EH?
vai, inziamo coR cuRturale(come si dice nella mia cara toscana)....In questi giorni ho finalmente ritrovato il mio amico "velo paranoico sofferente"..quello che mi serve per scrivere le poesie!
c'ho costruito tutta la mia arte con questo turbinìo interiore..!
Ho scritto una poesia ad "una " poetessa -una per modo di dire-...


PER ALDA MERINI.

Potrò di questa notte fare rifugio alla
memoria,


facendo risuonare indelebili le voci
e quella di lei in un roco
sottovoce,


spiegando la semplicità del cuore
anche ad uomini che non seppero
ascoltare?



Potrà l'umana vita arrendersi alla dignità
di una donna chiusa
pazza e liberata
saggia?

Copriranno di imbarazzo i loro volti
ora che in
povera solitudine
svanisce?

Si affretteranno tosto ad innalzarla

bibliografando ogni concetto


prendendola sul serio solo adesso
mentre viva le
strapparono il cervello
e a morte stesero
i suoi petali cantati.


Quando Alda era viva la prendevano in giro anche in tv, cioè facevano finta di essere interessati ai suoi versi, mas volevano solo aumentare l'audience con "QUELLA PAZZA USCITA DAL MANICOMIO".Lei andava nei salotti della tv per dire le sue cose serie e non banali, usando parole che sparano dritte all'anima, ma quegli sguardi pietosi ed inteneriti che le rivolgevano
i conduttori, quel modo di sorridere un po' sciocco che avevano davanti a
lei........io lo odiavo.
perchè per me lei era interessante da viva, ma le ridevanodietro , come fanno con tutti gli illuminati.
IO non sono nè illuminata nè mi invitano nei talk shows, ma sono stata anche io tacciata di "PAZZERELLA" o meglio...PAZZA!
Fortuna che sono nata negli anni della riforma Basaglia, Alda invece ha avuto meno fortuna.
Ha vissuto con il sussidio dei servizi sociali ed ha camminato in mezzo a gente che rideva per le sue unghie mal smaltate o per le sue collane appariscenti .
era bella Alda, lo era anche
la sua voce....la ricordo e sono fortunata a riuscire a sentirla nella mia testa mentre legge le sue poesie ...Ogni volta che ne prendo una a caso dal suo libro e leggo...Posso leggere con la sua voce.....

Sunday, December 6, 2009

ADDOBBI DI NATALE ALLE FINESTRE CON PROBABILE NEVE IN ARRIVO




Stamani l'aria è pungente, il cielo bianco, come se avesse la coperta addosso e noi quaggiù con i primi guanti, i primi berretti di lana, le sciarpe più pesanti ed i giubbotti imbottiti.
Un collega di Roberto ci ha avvisati che il meteo prevede addirittura una nevicata per domani.
Il nostro vicino di casa ci ha detto che è raro che nevichi qua, ma non impossibile.
Partiamo in biciletta, perchè non siamo ancora riusciti a trovare una macchina usata ad un prezzo decente in decenti condizioni, quindi ci facciamo la nostra salutare corsa con le nostre stilose bikes, anche se oggi sembra un pò piu difficile pedalare a causa di quel venticello che ti accarezza la faccia graffiando.
Siamo partiti col sole della mezza mattinata, prevedendo di rientrare con la luce del giorno.
In cerca di una scheda per il cellulare che diventerà mio e qualche busta di spesa vegetale.
Ieri sera abbiamo festeggiato con una cena a lume di candela il nostro primo salame stile cacciatorino trovato in America al World Market, un posto che vende cibo di qualche parte del mondo, tra cui per nostra gioia l'Italia..
Abbiamo potuto comprare anche l'Olio extravergine di Oliva e qualche bottiglia di vino rosso.
Si festeggia anche la fetta di salame quando non ce l'hai!
E come sembrava gustoso...forse è nulla in confronto a quello che potreste affettarvi adesso voi, ma è comunque un salame e qui nessuno ce l'ha!
Farsi un piatto di antipasto sembrava come averci ostriche e caviale...il vino toscano poi ha completato il quadro.
E noi abbiamo trangugiato tutto come animali , ma con la candelina accesa che dava il tocco di classe.
Mancava solo qualcosa di Natalizio che ci facesse sentire un pò il Natale che sta arrivando.
A dire il vero un pò mi fa male il Natale lontano da casa, ma Roberto sembra un bambino felice nei negozi di decorazioni, ci tiene a fare "ambient" e così cerco di buttare via la mia malinconia sguendolo curiosa nella ricerca di un albero sintetico.
Impresa assai difficile perchè i prezzi di questi scopettoni verdi sono alle stelle e noi siamo già in fase conti in tasca e comunque per un fottuto albero di Natale 100 dollari mi sembrano veramente improponibili.
Siamo tornati in centro al negozio di roba varia(tipo una grande ferramenta-articoli elettrici e per la casa) che in questi giorni sta facendo un po' di sconti.
Ed infatti avremmo anche trovato l'albero che potrebbe fare al caso nostro, ma con le biciclette non si poteva portare.Torneremo ad aquistarlo con una soluzione migliore per il trasporto.
Abbiamo preso intanto luci colorate e addobbi per finestre di quelli attacca e stacca ed una targa "Merry Christmas" per la porta.
Una volta fuori ho sentito la prima sottile goccia dal cielo che era fredda come fosse ghiaccio appena liquefatto.
Siamo corsi al FOOD COOP dove si può comprare la frutta e la verdura coltivate qua direttamente dai contadini(piu o meno il nostro biologico) e siamo risaliti in bicicletta in direzione Adams Street.
Appena dentro casa abbiamo acceso il riscaldamento/camino.
Lo chiamiamo camino perchè spara caldo come la fiamma di un camino carico di legna.
Non c'è nessuna differenza a parte la bruttura di questo calorifero che non è un camino ed il vantaggio di non dover andare a fare legna da ardere..
Che dirvi..che è bello quando è sabato o domenica e fuori è freddo e hai comprato le cose che ti servono per mangiare e te ne stai insieme alla persona che ami dentro casa con le lucine colorate alle finestre e un cartello Merry Chistmas sulla porta.
Se dentro il cuore tira un pò di vento poi...forse la neve domani lo farà brillare.

Tuesday, December 1, 2009

Sand Creek, Sacramento, San Francisco.



Il 29 novembre del 1864 John Chivington tradì Arapaho e Cheyenne con un attacco pazziode per il quale organizzò una spedizione composta da persone della peggior specie, volontari senza scrupoli arruolati per 100 giorni al solo scopo di uccidere.
I Cheyennes e degli Arapaho avevano firmato la pace con il trattato di Fort Wise nel 1861 e si erano accampati vicino al Forte. In cambio della pace avevano dovuto cedere agli Stati Uniti tutta la loro terra e promisero di muoversi presso la riserva indiana a sud di Sand Creek.
Pentola Nera, uno dei capi Cheyenne fu tranquillizzato con promesse di pace, direttamente dai governatori, tanto è che quando le donne si accorsero dell'arrivo dei cavalli , urlarono forte e lui le calmò dicendo di stare tranquille perchè aveva piantato la bandiera americana su un altissimo palo. Nessuno avrebbe potuto torcere un capello agli "indiani".
Il Colonnello Chivinton e le sue milizie del Colorado distrussero il villaggio, uccisero donne e bambini, li torturano, li mutilarono, li decapitarono , stuprarono, calpestarono, sbrandellarono e fecero ogni peggiore atrocità a questa gente in pace.
VENTINOVE NOVEMBRE MILLE E OTTOCENTO SESSANTA QUATTRO.
MA NON C'è ALCUNA COMMEMORAZIONE..la storia sotterra quel che alla storia conviene.
Mi trovo in California ed è più difficile che in Italia imbattersi in qualcosa che tratti di Nativi americani..Ho trovato un museo a Sacramento, dove sono stata il 28 Novembre.Un bel prezzo d'ingresso che ti farebbe tornare indietro subito ed una stanzona con tante fotografie alle pareti.
Qualche reperto storico(pochi per la verità) esempi di trasportini per bambini e pellicce di pelle di coniglio cucite a mano, una teca con le varie piume che potevano trovarsi sui copricapi e qualche esempio di utensile per raccogliere erbe e bacche e far da mangiare.
In quel giorno si teneva anche un mercatino all'interno di questo piccolo museo.
Si vendevano più o meno i soliti monili di perline che siamo abituati ad associare agli indiani, la differenza è che i venditori erano nativi o discendenti di essi.
Il mio carico emozionale era comunque sensibile, due o tre volte mi sono venute le lacrime..un po' anche quando leggevo i prezzi delle cose per la verità,ma a parte questo , cercavo di "sentire" almeno cosa fosse originale e cosa no, godendo delle cose autentiche.
Ho scelto un paio di orecchini che sembravano caduti là in mezzo per caso, tanto erano differenti da quello che li circondava sul banchetto della signora con gli occhiali.
Avevo i capelli legati con due trecce.
La signora, richiamato il suo sguardo su di me perchè le tendevo questi due orecchini in segno di acquisto,mi ha sorriso e mi ha guardata quasi a capire da dove venissi..forse per via delle trecce.
Ho avuto la solita paura di sempre che mi potesse parlare senza che io potessi capire una parola.
Invece mi ha sorriso e in un inglese molto lento mi ha detto(facendosi capire):
"questi orecchini sono i miei preferiti."
Poi mi ha sorriso prendendo i 10 dollari che avevo in mano e mi ha restituito un dollaro, contnuando a guardarmi in un modo tanto tenero che le lacrime stavano per riaffacciarsi.Ho preso il dollaro e sono venuta fuori.
29 Novembre.
Giorno di commemorazione per i morti ammazzati a tradiemento sul fiume San Creek.
Io mi sono svegliata male, già incazzata col mondo.
Mi sono andata a cercare il video di De Andrè, che almeno ha scritto una grande canzone.Almeno lui(italiano) se l'è ricordato e penso che ora che è morto sia lì assieme ai capi tribù con la sua chitarra, perchè se l'è meritato un bel posto d'onore.
La mia giornata è inziata così , con i cd di tamburi acquistati al museo, la candela accesa nel mio angolo spirituale ed una goccia di sangue assieme a pochi granelli di terra portatami da Monument Valley, nell'acqua simbolo del fiume.
Un lungo attimo di silenzio e la solita promessa di portare avanti la parola di quella gente che non c'è più.
Siamo stati a San Francisco.
Le strade sono lunghe per raggiungere il primo piccolo ponte che porta al Bay Bridge, un ponte che conduce alla bellissima san Francisco.
Ne ho vista solo una parte, ma posso dire che come primo impatto è stato così affascinante da innamorarcisi subito.
L'aria che ti circonda è artistica, perchè appena arrivi ti accolgono istallazioni di scultori piu o meno famosi.
Le vie poi in questo periodo sono addobbate per il Natale che sta arrivando e tutto appare magico.
Un'altra cosa che salta subito all'occhio è che c'è posto per tutti, di tutti i tipi, estrazioni sociali e orientamento sessuale ed è bello vedere che tutti convivono in armonia e che nessuno ti guarda qualsiasi sia la tua stranezza o caratteristica.
Sono entrata in un centro commerciale a sei piani.
Tu stavi nel centro e vedevi la spirale di scale che saliva su costeggiata da un'infinità di negozi, da capogiro!
Gli addobbi natalizi erano giganteschi e facevano tornare bambini imbambolati con la magia di Natale.
Fuori dai negozi c'erano rappresentanti degli articoli più disparati da provare.
Ti sbiancavano persino i denti se accettavi di provare il prodotto per magari acquistarlo..E ogni tanto qualcuno ti regalava qualcosa.
Inizialmente ho avuto davvero la sensazione di euforia da shopping, ma la mia tendenza al non consumistico mi tirava le redini strozzandomi.E' stata veramente dura non cedere allo sperpero di soldi, anche perchè avendo una mentalità italiana ritengo che non ci siano abiti così belli da valere le cifre scritte su quei cartellini..un po eccessivi direi!
Ho visto un negozio esclusivamente di calendari.
Ho pensato : "beh adesso mi compro quello dei nativi americani, qui lo hanno pure del mio culo, figuriamoci se non hanno gli "indiani"!"
C'erano calendari di tutte le forme, con tutte le tematiche che ti possono passare per il cervello.
Faccio la mia domanda quasi già coi soldi pronti allo scambio.
Ma la commessa dice: "beh..nativi...no. sui nativi americani non abbiamo niente, ma c'è quello li della Toscana che è bellissimo."

A voi l'ardua sentenza.