Sunday, December 20, 2009

PROSSIMI A NATALE E ABBRACCI AI PROSSIMI









Eccoci arrivati ad un passo dalle festività del Natale, Ultimo dell'anno e Befana..anche se qui mi sa che la befana non la conoscono.




Vabbeh , la farò io, la scopa è li dietro al frigo, la marca è MastroLindo , il manico è bianco e le setole gialle fosforescenti.....sembrerò una stella cometa!Ho saputo che l'Italia è sottozero, che qualcuno di voi si è svegliato in 40 metri di neve qualche giorno fa e che qualcunaltro rosicava perchè era lì lì per nevicare e non voleva fare nemmeno un fiocco..Qui da noi si va in giro con al massimo il giacchetto di pelle (non imbottito) e la cosa non torna un granchè, pertanto avrei preferito stare lì a far palle di neve con voi.La neve per Natale è romantica e stare in casa quando fuori ci sono 10 gradi sotto lo zero è una cosa che ti fa accorgere di come sia bello accoccolarsi l'uno accanto all'altra..non come noi che sbuffiamo di notte perchè si suda se ci si avvicina un pò...Davvero! sarà colpa del piumone dell'Ikea che per ignoranza ho scelto bello caldo?Beh comunque è un Natale che mi risulta anomalo, anche perchè sono abbastanza lontana dai vostri visi e non so con chi brindare...Le persone qui parlano parlano e io ancora non li capisco, fatico con tanto di dolore alle tempie quando cerco di inserirmi nei discorsi, ma oggi è successo qualcosa di favoloso, di cui vi parlerò tra poco...son venuta qui apposta per scriverlo.Ma prima di giungere al nodo del discorso vi anticipo che l'albero è stato comprato ed addobbato con PEPERONCINI per due ragioni: la prima è che lo volevamo originale e la seconda è che qua gli addobbi costano più degli alberi..Quindi con un pò di fantasia si è potuto unire l'utile al dilettevole.





Mi sono pure lanciata nella creazione dei Christmas Cookies, come fanno le donne americane.E' tradizione qua cucinare queste carinissime BOMBE CALORICHE fatte con burro, farina e zucchero.Sono ovviamente squisiti, diabetici, semplici e veloci da preparare, come nella migliore tradizione americana.









Potrete bene immaginare come a volte io mi senta.Se mi conoscete sapete che di solito durante le feste sono nervosa: era una cosa normale legata al fatto che di solito non ero molto felice.L'anno scorso ho avuto uno dei pochi Buon Natale, giacchè per la prima volta ero sotto lo stesso tetto con Roberto(Pek), stavamo a Castiglioncello sul mare, avevamo fatto i nostri primi addobbi alle finestre rovistando anche negli addobbi di quando ero piccina e avevamo tanti amici che venivano a bere un ponce caldo , un tè o un caffè da noi..anche fino a notte fonda..Qualcuno di voi se lo ricorderà bene. Organizzammo anche un ultimo dell'anno al riparo da posti di blocco (con potenziali ritiri di patenti), divertendoci tra noi con qualche gioco da tavolo e con qualche battuta ubriaca.Qualcuno di voi adesso sta ricordando.




Bene, quest'anno per me è diversa. Roberto c'è, ma mancate tutti voi e io sono incazzata come di solito.Tutto normale forse dovrei dire?




E' Natale, ci sono io incazzata, l'albero luccica, qualcuno mi ha mandato gli auguri scritti di pugno, qualcun altro me li ha mandati tramite internet, qualcuno già non mi considera più e qualcun altro esattamente in questo istante starà pensando: AH GIA'!




Io taglio la testa al toro e VI AUGURO A TUTTI BUONE FESTE, MI RACCOMANDO, MANGIATE, BEVETE E RIDETE COME MATTI e non vi preoccupate per me, se mi girano i coglioni è tutto sottocontrollo.




Ma vi rassicuro, non staremo soli il 25 Dic. anzi, come direbbero gli americani il December 25th, abbiamo invitato un paio di amici che come noi sono lontani dai parenti e pure senza quattrini, quindi quale miglior cosa che chiamarli qui a sbicchierare( si dice cheers! si pronuncia CIIRS) e a prepare la pizza!




Uno dei due la sa fare meglio dei napoletani.
E' un vero cuoco anche se americano, ma ne sa più di noi in fatto di cucina.


Ed ora andiamo al motivo per cui vi ho smobilitati...

Dunque:


quest'oggi siamo tornati a San Francisco, l'aria calda mi ha permesso di girare in gonna corta, collant e stivali ed una magliettina con la stampa di Iggy Pop and The Stooges che adoro, ma che di solito indosso in estate.
Un chiodo di finta pelle e via, nessun brivido addosso, solo roba interiore d'anima...ma per me tremare lì, ve lo dicevo è cosa a cui ormai sono abituata.
Analizzando a mio modo la gente, col mio occhio radar ancora ho sentito vicinanza per quei personaggi strani ache si affogano nei bicchieri dei bar puzzolenti, che si addormentano in fondo alle scale di qualche portone, oppure che cercano schifosi mozziconi tra una piastrella luminosa ed un altra, a San Francisco ci sembra un raduno, basta abbassare la visuale.
Come sempre non ho potuto fare a meno di accarezzare con l'anima, l'anima di chi fuori dai grandi centri commerciali allungava un bicchiere in cerca del tintinnare di qualche centesimo ed ha le mani sporche e le maniche consumate, un dente senza gli altri tre ed un cappellaccio vecchio di lana come fosse un tupè.
I loro sorrisi sdentati ,uscendo dai cappotti rasoterra, mi fanno capire spesso che ci capiamo.
Ma è sempre stata così nella mia vita, non dipende da San Francisco o da dove mi trovo, dipende da come mi sento e da PERCHE' sento.

Forse c'è qualcosa anche stavolta che ci accomuna, penso sia qualcosa in fatto di bisogni. Una famiglia usciva di fretta da un negozio di giocattoli con la bambina in mezzo ai genitori ridendo perchè aveva visto Babbo Natale e un gruppo di amici gridava e scherzava tra se poco più avanti, un commesso usciva dal negozio per richiamare l'attenzione ai buoni prezzi dei vestiti ed io osservavo dal silenzio, il muoversi frenetico della folla.
Cercavo qualcosa, ma non bastava il catturare immagini con la mia macchina fotografica, o comprarmi un caffè americano da tenere tra le mani.Sempre continuava a mancare qualcosa..
Piazza Unione, Union Square, un albero di Natale gigantesco, ci dirigiamo là.




Ci siamo fatti una foto con in mezzo il cuore che ci ha dato il " Benvenuti!". Momento felice utile a riempire le buche che ogni tanto mi fanno sobbalzare, i buchi che a volte mi fanno sentire i vuoti di tutte le persone che intanto stanno guardando la neve in Italia, mentre io mi faccio le foto coi cuori di cemento colorato.
Ma sono l'asso per trovare la soluzione, no?E qualcuno ormai lo sa che sono convinta di avere qualcosa che si cura di darmi sempre una chance..il segreto sta nell'accorgersi che è un segno quello che stai vedendo ed accettare che sia per te, senza dubitare.. Dietro di me c'erano tre persone sedute con un cartello in mano.
FREE HUGS c'era scritto.
significa abbracci liberi(gratis, insomma..)...era uno di quei chiari segni di cui vi parlavo prima, quelli che cogliere ad ogni costo in quel momento, altrimenti svaniscono.Ed io che sono un'esperta in materia, non mi sono fatta scappare il dono dell'Universo nemmeno stavolta.
Non ci ho pensato un attimo, mi sono tolta il giacchetto e sono corsa incontro a loro che ,sbigottiti , forse non si aspettavano una pazza bisognosa di abbracciare qualcuno(anche chiunque va bene) e farsi abbracciare.
Sono corsa a loro affidandomi completamente, come fossi nuda, li ho stretti uno ad uno amandoli così intensamente che la testa mi girava.
Ho sentito uno svuotarmi di me , donare e ricevere...Da-a tre sconosciuti che così non dimenticherò mai..
Mi piacerebbe domani portare in giro un cartello con scritto BIG HUGS.
Rifletto e penso che la maggior parte della gente (non ho mai capito perchè) a Natale sfoggia buonismo ed altruismo.
Io non ci ho mai creduto, ve lo confesso.
MA ALLORA, PROVATE A VEDERE FINO A CHE PUNTO SIETE CAPACI, FINO A CHE PUNTO SIETE GENEROSI.
VEDRETE CHE NON E' COSì FACILE COME PENSATE, CHE NON SIETE DAVVERO TANTO RICCHI...PROVATE:

REGALATELI I VOSTRI ABBRACCI.



SE VI RIESCE.






Friday, December 11, 2009

MACCHINA NUOVA POESIA NUOVA!




Eccomi, lo so , vi ho abituati al lunedi o martedi..vabbeh, stavolta avrete un paio di cose da leggere,oppure in questo week-end non succederà nulla da segnalare e non vi avrò lasciati a bocca asciutta!vedetela in positivo! Vi scrivo perchè ci sono novità motorizzate che impediranno alla vostra Laurina di proseguire nelle sue svisionanti pedalate al freddo e al gelo con quintali di spesa pressati nello zainetto sul "Gropponcello"(come un rozzo di Pisa, qualcuno sa chi è, definì la mia soave schiena da fatina foderata di felpina a cuori rosa tenue..).
Abbiamo acquistato una macchina usata(alleluJaaaaahhhh): una ford taurus color champagne del 2003(nemmeno vecchia), il kilometraggio era contenuto e le condizioni ottime.
Ottimo il prezzo. Come abbiamo fatto?Abbiamo avuto culo!E' semplice.Il trucco è fidarsi solamente di una macchina usata se apparteneva a persone anziane prima di te!
In tutto il mondo gli anziani tengono le loro cose(specialmente le macchine) come gioielli!!
Appena letto l'annuncio ci siamo precipitati come buldozer,sgomitando prepotentemente bloccando l'affare tipo come quando da bimbetti si giocava a nascondino e si toccava il muro gridando : CASA!
Adesso non resta che farci l'assicurazone e poi potremo finalmente partire.
L'inverno persevera nella sua coccolina gelata e pare anche sia un fatto inusuale per la California, andare sottozero! Per la prima volta ieri ho invitato Marina a casa per pranzo, così ho evitato anche la gelata (al mio capino d'oro) nel raggiungere il centro da Mishka's Cafè.
Lei mi ha detto che forse quest'inverno me lo sono portato dietro dall'Italia perchè di solito anche l'inverno qui è mite. E poi piove...son due tre giorni che ci si bagna..cioè si bagna Roberto che esce per andare a lavoro e tornare a casa(la macchina c'è, senza assiurazione ma c'è e invece l'ombrello ci manca ancora....)
Io sto in casa con il mio termosifoncino acceso che si aziona da solo quando la temperatura scende al di sotto delle mie impostazioni(ovviamente in climi caraibici).
E' quasi bella questa sensazione ovattata , queste lucine natalizie intermittenti che ho messo alla finestra e la tisana calda tra le mani, mentre guardo fuori e penso che io sono asciutta e quelli fuori no! : D
Sarò anche sola, ma almeno bella riparata!
ED ORA LO SO CHE STATE CERCANDO DI CAPIRE COSA C'ENTRA ALDA MERINI IN CIMA...EH?
vai, inziamo coR cuRturale(come si dice nella mia cara toscana)....In questi giorni ho finalmente ritrovato il mio amico "velo paranoico sofferente"..quello che mi serve per scrivere le poesie!
c'ho costruito tutta la mia arte con questo turbinìo interiore..!
Ho scritto una poesia ad "una " poetessa -una per modo di dire-...


PER ALDA MERINI.

Potrò di questa notte fare rifugio alla
memoria,


facendo risuonare indelebili le voci
e quella di lei in un roco
sottovoce,


spiegando la semplicità del cuore
anche ad uomini che non seppero
ascoltare?



Potrà l'umana vita arrendersi alla dignità
di una donna chiusa
pazza e liberata
saggia?

Copriranno di imbarazzo i loro volti
ora che in
povera solitudine
svanisce?

Si affretteranno tosto ad innalzarla

bibliografando ogni concetto


prendendola sul serio solo adesso
mentre viva le
strapparono il cervello
e a morte stesero
i suoi petali cantati.


Quando Alda era viva la prendevano in giro anche in tv, cioè facevano finta di essere interessati ai suoi versi, mas volevano solo aumentare l'audience con "QUELLA PAZZA USCITA DAL MANICOMIO".Lei andava nei salotti della tv per dire le sue cose serie e non banali, usando parole che sparano dritte all'anima, ma quegli sguardi pietosi ed inteneriti che le rivolgevano
i conduttori, quel modo di sorridere un po' sciocco che avevano davanti a
lei........io lo odiavo.
perchè per me lei era interessante da viva, ma le ridevanodietro , come fanno con tutti gli illuminati.
IO non sono nè illuminata nè mi invitano nei talk shows, ma sono stata anche io tacciata di "PAZZERELLA" o meglio...PAZZA!
Fortuna che sono nata negli anni della riforma Basaglia, Alda invece ha avuto meno fortuna.
Ha vissuto con il sussidio dei servizi sociali ed ha camminato in mezzo a gente che rideva per le sue unghie mal smaltate o per le sue collane appariscenti .
era bella Alda, lo era anche
la sua voce....la ricordo e sono fortunata a riuscire a sentirla nella mia testa mentre legge le sue poesie ...Ogni volta che ne prendo una a caso dal suo libro e leggo...Posso leggere con la sua voce.....

Sunday, December 6, 2009

ADDOBBI DI NATALE ALLE FINESTRE CON PROBABILE NEVE IN ARRIVO




Stamani l'aria è pungente, il cielo bianco, come se avesse la coperta addosso e noi quaggiù con i primi guanti, i primi berretti di lana, le sciarpe più pesanti ed i giubbotti imbottiti.
Un collega di Roberto ci ha avvisati che il meteo prevede addirittura una nevicata per domani.
Il nostro vicino di casa ci ha detto che è raro che nevichi qua, ma non impossibile.
Partiamo in biciletta, perchè non siamo ancora riusciti a trovare una macchina usata ad un prezzo decente in decenti condizioni, quindi ci facciamo la nostra salutare corsa con le nostre stilose bikes, anche se oggi sembra un pò piu difficile pedalare a causa di quel venticello che ti accarezza la faccia graffiando.
Siamo partiti col sole della mezza mattinata, prevedendo di rientrare con la luce del giorno.
In cerca di una scheda per il cellulare che diventerà mio e qualche busta di spesa vegetale.
Ieri sera abbiamo festeggiato con una cena a lume di candela il nostro primo salame stile cacciatorino trovato in America al World Market, un posto che vende cibo di qualche parte del mondo, tra cui per nostra gioia l'Italia..
Abbiamo potuto comprare anche l'Olio extravergine di Oliva e qualche bottiglia di vino rosso.
Si festeggia anche la fetta di salame quando non ce l'hai!
E come sembrava gustoso...forse è nulla in confronto a quello che potreste affettarvi adesso voi, ma è comunque un salame e qui nessuno ce l'ha!
Farsi un piatto di antipasto sembrava come averci ostriche e caviale...il vino toscano poi ha completato il quadro.
E noi abbiamo trangugiato tutto come animali , ma con la candelina accesa che dava il tocco di classe.
Mancava solo qualcosa di Natalizio che ci facesse sentire un pò il Natale che sta arrivando.
A dire il vero un pò mi fa male il Natale lontano da casa, ma Roberto sembra un bambino felice nei negozi di decorazioni, ci tiene a fare "ambient" e così cerco di buttare via la mia malinconia sguendolo curiosa nella ricerca di un albero sintetico.
Impresa assai difficile perchè i prezzi di questi scopettoni verdi sono alle stelle e noi siamo già in fase conti in tasca e comunque per un fottuto albero di Natale 100 dollari mi sembrano veramente improponibili.
Siamo tornati in centro al negozio di roba varia(tipo una grande ferramenta-articoli elettrici e per la casa) che in questi giorni sta facendo un po' di sconti.
Ed infatti avremmo anche trovato l'albero che potrebbe fare al caso nostro, ma con le biciclette non si poteva portare.Torneremo ad aquistarlo con una soluzione migliore per il trasporto.
Abbiamo preso intanto luci colorate e addobbi per finestre di quelli attacca e stacca ed una targa "Merry Christmas" per la porta.
Una volta fuori ho sentito la prima sottile goccia dal cielo che era fredda come fosse ghiaccio appena liquefatto.
Siamo corsi al FOOD COOP dove si può comprare la frutta e la verdura coltivate qua direttamente dai contadini(piu o meno il nostro biologico) e siamo risaliti in bicicletta in direzione Adams Street.
Appena dentro casa abbiamo acceso il riscaldamento/camino.
Lo chiamiamo camino perchè spara caldo come la fiamma di un camino carico di legna.
Non c'è nessuna differenza a parte la bruttura di questo calorifero che non è un camino ed il vantaggio di non dover andare a fare legna da ardere..
Che dirvi..che è bello quando è sabato o domenica e fuori è freddo e hai comprato le cose che ti servono per mangiare e te ne stai insieme alla persona che ami dentro casa con le lucine colorate alle finestre e un cartello Merry Chistmas sulla porta.
Se dentro il cuore tira un pò di vento poi...forse la neve domani lo farà brillare.

Tuesday, December 1, 2009

Sand Creek, Sacramento, San Francisco.



Il 29 novembre del 1864 John Chivington tradì Arapaho e Cheyenne con un attacco pazziode per il quale organizzò una spedizione composta da persone della peggior specie, volontari senza scrupoli arruolati per 100 giorni al solo scopo di uccidere.
I Cheyennes e degli Arapaho avevano firmato la pace con il trattato di Fort Wise nel 1861 e si erano accampati vicino al Forte. In cambio della pace avevano dovuto cedere agli Stati Uniti tutta la loro terra e promisero di muoversi presso la riserva indiana a sud di Sand Creek.
Pentola Nera, uno dei capi Cheyenne fu tranquillizzato con promesse di pace, direttamente dai governatori, tanto è che quando le donne si accorsero dell'arrivo dei cavalli , urlarono forte e lui le calmò dicendo di stare tranquille perchè aveva piantato la bandiera americana su un altissimo palo. Nessuno avrebbe potuto torcere un capello agli "indiani".
Il Colonnello Chivinton e le sue milizie del Colorado distrussero il villaggio, uccisero donne e bambini, li torturano, li mutilarono, li decapitarono , stuprarono, calpestarono, sbrandellarono e fecero ogni peggiore atrocità a questa gente in pace.
VENTINOVE NOVEMBRE MILLE E OTTOCENTO SESSANTA QUATTRO.
MA NON C'è ALCUNA COMMEMORAZIONE..la storia sotterra quel che alla storia conviene.
Mi trovo in California ed è più difficile che in Italia imbattersi in qualcosa che tratti di Nativi americani..Ho trovato un museo a Sacramento, dove sono stata il 28 Novembre.Un bel prezzo d'ingresso che ti farebbe tornare indietro subito ed una stanzona con tante fotografie alle pareti.
Qualche reperto storico(pochi per la verità) esempi di trasportini per bambini e pellicce di pelle di coniglio cucite a mano, una teca con le varie piume che potevano trovarsi sui copricapi e qualche esempio di utensile per raccogliere erbe e bacche e far da mangiare.
In quel giorno si teneva anche un mercatino all'interno di questo piccolo museo.
Si vendevano più o meno i soliti monili di perline che siamo abituati ad associare agli indiani, la differenza è che i venditori erano nativi o discendenti di essi.
Il mio carico emozionale era comunque sensibile, due o tre volte mi sono venute le lacrime..un po' anche quando leggevo i prezzi delle cose per la verità,ma a parte questo , cercavo di "sentire" almeno cosa fosse originale e cosa no, godendo delle cose autentiche.
Ho scelto un paio di orecchini che sembravano caduti là in mezzo per caso, tanto erano differenti da quello che li circondava sul banchetto della signora con gli occhiali.
Avevo i capelli legati con due trecce.
La signora, richiamato il suo sguardo su di me perchè le tendevo questi due orecchini in segno di acquisto,mi ha sorriso e mi ha guardata quasi a capire da dove venissi..forse per via delle trecce.
Ho avuto la solita paura di sempre che mi potesse parlare senza che io potessi capire una parola.
Invece mi ha sorriso e in un inglese molto lento mi ha detto(facendosi capire):
"questi orecchini sono i miei preferiti."
Poi mi ha sorriso prendendo i 10 dollari che avevo in mano e mi ha restituito un dollaro, contnuando a guardarmi in un modo tanto tenero che le lacrime stavano per riaffacciarsi.Ho preso il dollaro e sono venuta fuori.
29 Novembre.
Giorno di commemorazione per i morti ammazzati a tradiemento sul fiume San Creek.
Io mi sono svegliata male, già incazzata col mondo.
Mi sono andata a cercare il video di De Andrè, che almeno ha scritto una grande canzone.Almeno lui(italiano) se l'è ricordato e penso che ora che è morto sia lì assieme ai capi tribù con la sua chitarra, perchè se l'è meritato un bel posto d'onore.
La mia giornata è inziata così , con i cd di tamburi acquistati al museo, la candela accesa nel mio angolo spirituale ed una goccia di sangue assieme a pochi granelli di terra portatami da Monument Valley, nell'acqua simbolo del fiume.
Un lungo attimo di silenzio e la solita promessa di portare avanti la parola di quella gente che non c'è più.
Siamo stati a San Francisco.
Le strade sono lunghe per raggiungere il primo piccolo ponte che porta al Bay Bridge, un ponte che conduce alla bellissima san Francisco.
Ne ho vista solo una parte, ma posso dire che come primo impatto è stato così affascinante da innamorarcisi subito.
L'aria che ti circonda è artistica, perchè appena arrivi ti accolgono istallazioni di scultori piu o meno famosi.
Le vie poi in questo periodo sono addobbate per il Natale che sta arrivando e tutto appare magico.
Un'altra cosa che salta subito all'occhio è che c'è posto per tutti, di tutti i tipi, estrazioni sociali e orientamento sessuale ed è bello vedere che tutti convivono in armonia e che nessuno ti guarda qualsiasi sia la tua stranezza o caratteristica.
Sono entrata in un centro commerciale a sei piani.
Tu stavi nel centro e vedevi la spirale di scale che saliva su costeggiata da un'infinità di negozi, da capogiro!
Gli addobbi natalizi erano giganteschi e facevano tornare bambini imbambolati con la magia di Natale.
Fuori dai negozi c'erano rappresentanti degli articoli più disparati da provare.
Ti sbiancavano persino i denti se accettavi di provare il prodotto per magari acquistarlo..E ogni tanto qualcuno ti regalava qualcosa.
Inizialmente ho avuto davvero la sensazione di euforia da shopping, ma la mia tendenza al non consumistico mi tirava le redini strozzandomi.E' stata veramente dura non cedere allo sperpero di soldi, anche perchè avendo una mentalità italiana ritengo che non ci siano abiti così belli da valere le cifre scritte su quei cartellini..un po eccessivi direi!
Ho visto un negozio esclusivamente di calendari.
Ho pensato : "beh adesso mi compro quello dei nativi americani, qui lo hanno pure del mio culo, figuriamoci se non hanno gli "indiani"!"
C'erano calendari di tutte le forme, con tutte le tematiche che ti possono passare per il cervello.
Faccio la mia domanda quasi già coi soldi pronti allo scambio.
Ma la commessa dice: "beh..nativi...no. sui nativi americani non abbiamo niente, ma c'è quello li della Toscana che è bellissimo."

A voi l'ardua sentenza.

Friday, November 27, 2009

THANKSGIVING DAY
































ECCOMI GIUNTA A NARRARVI DEL THANKSGIVING DAY...PRIMA DI TUTTO FARO' LA MIA CONSIDERAZIONE POLITICA PERSONALE E POI PASSERO' AD ELOGIARNE LE LECCORNIE CULINARIE..

Vi dò un'anticipazione storica perchè spesso ci si dimentica, in mezzo a tutto questo atteggiamento consumistico, che il T.g.day ha le sue radici nel
1620 quando la nave inglese Mayflower,con a bordo i Padri Pellegrini profughi,arrivarò nei pressi dell'attuale stato del Massachussets. Era un inverno rigido e non sarebbero mai sopravvissuti senza l'aiuto delle popolazioni indigene( nativi americani irochesi) che li accolsero riparandoli dal freddo e insegnando loro a cacciare, pescare, coltivare cibo a loro sconosciuto, e disvleare le colture adatte a quella terra ignota.
Nell'autunno del 1621 i pellegrini ebbero generosi raccolti di mais, orzo, fagioli e zucche. I
I coloni avevano molto per cui ringraziare..
La storia dei Nativi Americani continuò con il ringraziamento che ebbero in cambio le tribù locali.

E' storia, non una mia invenzione.

PERCIO' IN QUESTO GIORNO IO VORREI CHE SI CHIEDESSE SCUSA, PIUTTOSTO CHE GRAZIE.IL GRAZIE E' IMPLICITO, LE SCUSE DOVEROSE.

(fine della premessa)

In questo giorno eravamo imbarazzati dagli inviti ricevuti per unirci a qualche gruppo in festa.
Abbiamo scelto la festa di ringraziamento di un collega americano di Roberto che non avevamo ancora incontrato.
Per l'occasione ogni invitato poteva portare qualche pietanza da lui cucinata e noi avevamo in mente di portare un piatto tipico italiano, oltre che del buon vino della nostra Toscana.
Il vino si trova anche al supermercato americano ed è stato facile reperirlo, ma per il piatto forte avevamo qualche seria difficoltà.
Così ho scritto una mail a mia mamma che ci venisse in soccorso e abbiamo avuto le dritte definitive anche in linea diretta Skype.
Roberto(Pek) era già pratico di come si fa il ragù ed io apprendevo da mia mamma in webcam come preparare un'ottima besciamella.
Abbiamo preparato la lista degli ingredienti necessari ed abbiamo pedalato fino ad un supermarket ben rifornito ed aperto anche in questo giorno di festa.
Fatta la spesa necessaria siamo tornati a casa per cucinare insieme la nostra prima teglia di LASAGNE!!
Appariva bella e profumata, ma non si poteva assaggiare per non scoporla prima di servirla agli Americani!
E così l'abbiamo trasportata a casa di Nicholas con un improvvisato portavivande dietro la bicicletta di Pek(Roberto)..
Nel tragitto per la casa americana che ci avrebbe ospitati a cena, ho visto delle bellissime villette che solo nei film avevo conosciuto.
Belle, curate e illuminate già a festa di Natale.
Da emozionare chiunque, anche me, che come sapete sono dalla parte dei selvaggi sempre.
La casa di Nicholas non era da meno...bella e perfettamente arredata, accogliente e calda, ma soprattutto piena di persone di età diverse e anche di etnie differenti.Ma tutti capaci di parlare e capire la medesima lingua , tranne me.
Il tacchino più grosso che avessi mai visto stava croccantando la sua pelle nuda nel forno che ogni tanto veniva aperto per controllare la temperatura con un termometro infilato nel didietro dell'animale simbolo..
Lo cuociono così..
Sul tavolo della cucina c'erano già tanti tipi diversi di cibo, non solo americano, ma anche italiano e cinese!Aspettavamo solo il tacchino obeso che stava per uscire.
C'era un barattolo di latta, come quello dei piselli, che una volta aperto veniva capovolto e tutti attendevano il rumore di una gelatina rossa a forma di barattolo che crollava barcollando sul piatto e facendo "swishh" mentre scivolava lungo le pareti di latta.
Questa specie di rotolo di mirtillo veniva affettata prendendo le vaghe sembianze delle barbabietole rosse che ho mangiato tante volte in Italia.
La differenza è che questa era gelatina di frutta da mettere sul tacchino.
Ho ringraziato e baipassato l'invito a servirmene.
Il tacchino è uscito trionfale dal forno, farcito con fette di arancia.
Poco piu in là un pezzo di prosciutto cotto rinfornato per due ore, che emanava un profumo davvero invitante.
Ho assaggiato tutto e lasciando perdere il formaggio finto in pacchetti snack e appunto la gelatina di mirtilli e le patatine all'aceto(orribili) devo ammettere di aver fatto il bis e pure il tris..
Intanto le nostre Lasagne restavano timidamente in un angolo in attesa che il momento del tacchino vip fosse un po' svanito.
Ma anche loro hanno avuto il suo buon momento, perchè da quando sono state scoperte sono state finite tutte, ne rimangono i resti di qualche pezzo di ragù rimasto aggrappato alla teglia.
E COSì FINIRONO ANCHE I NATIVI AMERICANI DOPO ESSERE STATI SCOPERTI!
Have a great Thanks Giving Day!

MISHKA'S CAFE'


Sono partita in bicicletta con un sorriso impresso sulla faccia e senza nessun orologio.Per compagno di viaggio il piccolo Ipod Shuffle che Pek mi regalò la prima volta che venne a Davis. Ci sono incise sopra le parole: miciaaa Ich liebe dich! Dentro c'è l'ultimo album dei Pearl Jam "Backspacer". Pedalare è più facile, anche se senza l'orologio non percepisco quanto tempo ci sto impiegando per arrivare da Mishka's Cafè. La strada da fare l'ho vista una sola volta, ma il senso dell'orientamento è una delle cose che non mi è mai mancata. Devo essere arrivata in netto anticipo perchè non vedo da nessuna parte la mia nuova amica Marina. Fisso la mia biciletta con il lucchetto e mi siedo ad osservare un po' la gente, senza che il mio "guardare"risulti invadente.Qui nessuno scruta insistentemente un altro, come è uso fare in Italia...Ognuno qui pensa per sè. A parte i negozi che brillano di aria pre natalizia, mi sono soffermata un pò su due ragazzi seduti ai tavolini sul marciapiede, perchè stavano fumando una sigaretta in tutta tranquillità, parlando di non so cosa tra un sorso di birra ed un altro.Questo mi ha smontato il primo falso allarme sul divieto di fumare, le persone fumano, ma nel luogo giusto e senza disturbare chi non gradisce il puzzo di sigaretta. All'esterno, lontani da porte e finestre..ma fumano anche qua! Intanto qualcuno mi passeggiava davanti e quando i nostri sguardi s incrociavano, mi venivano rivolti subito sorrisi placidi. Io sono ancora poco più di un'osservatrice silenziosa, se fossi stata in Italia forse mi avrebbero guardata male, magari lo avrei fatto anche io . Marina è arrivata dopo almeno un'ora, ma non avendo l'orologio non ho idea in verità di quanto tempo sia passato. Si è scusata per il ritardo che per me non è stato un problema.Entriamo in questo posticino ccogliente e molto frequentato a quanto pare.Marina chiede due espressi e già nella mia mente si figurano stranezze chiamate caffè. Invece, mi sono vista servire un caffè identico a quello italiano e con tutta la mia sopresa e la mia gioia mi sono sentita meno persa in questo posto ed ho iniziato a tirare le mie prime conclusioni positive. Anche il mio vicino di casa era li,seduto a conversare in pace come tutti , mi sono lanciata in un "HI!",ma ha fatto fatica a riconoscermi , forse proprio perchè a differenza mia che memorizzo tutti per cercare di sentirmi meno straniera, la mia faccia risulta essere ancora una delle tante che viene e va. Marina parla bene in italiano, anche se non mi crede quando glielo dico. E' una ragazza molto disponibile, che non mi fa sentire stupida per il fatto che sbaglio tutte le parole. E' una ragazza con una mente ancora piu aperta rispetto alle altre e non si fa problemi se parliamo un po' di tutto. Dopo il caffè siamo passate ad un bicchiere di vino , spostandoci in un altro locale per l'aperitivo. Sarà stato quello a farci sciogliere del tutto, ma di fatto abbiamo parlato di cose difficili, come la mia visione della spiritualità affine ai Nativi Americani e del governo italiano. E la cosa soprendente è che Marina conosce e cerca di seguire Marco Travaglio e conosce anche Roberto Saviano. Non posso ancora credere che in mezzo a tutta questa gente, adesso conosco Marina, che la pensa come me, che mi fa sentire "dentro", che mi ha chiesto di uscire ancora, di voler leggere le mie poesie, di essere disponibile anche a tentare di tradurle in inglese... Sono tornata a casa in estremo ritardo, sempre perchè sto girando senza orologio. Pek era in pena, preoccupato e in ansia, io invece ero felice e saltellavo parlando della mia prima amica americana e non mi importava più nulla se la casa non era in ordine e se non avevo fatto da mangiare. See you soon!

PS: postare commenti

Molti di voi hanno trovato difficoltà a postare i commenti ai miei post.
Ho chiesto a Giusy come facesse e mi ha risposto quanto segue:
"serve un account(=indirizzo di posta elettronica che finisca con .gmail.com o.it) GMAIL OBBLIGATORAMENTE...
io semplicemente mi sono prima iscritta, poi loggata(inserito mia gmail e mia password) e così ho potuto lasciare i miei post.
ATTENZIONE: un indirizzo mail non proveniente da Google non è valido"

Ma se voi non avete un indirzzo Gmail , niente paura, vi vengo in soccorso io!mandatemi i vostri interventi qua:
apachel78@libero.it
ed io pubblicherò per voi i commenti.

Monday, November 23, 2009

Party and Marina


E di sabato sera siamo andati ad una festa di compleanno di Italiani...un casino terribile.In una casa seppur grande , continuava ad arrivare gente e tra musica e chiacchiere ad alta voce in tutte le lingue del mondo, non si capiva nulla.
Io poi, abituata come sono al silenzio in questi ultimi tempi, mi sentivo la testa scoppiare.
Entravo ed uscivo dalla porta principale e quando uscivo era troppo freddo, ma quando entravo mi prendeva l'ansia.
Buio, gente stretta che ballava, gente ubriaca , gente che saltava , che brindava, che festeggiava, che faceva la fila per il bagno, che parlava in americano italiano spagnolo...
ed io con un ronzio nella testa cercavo l'uscita di sicurezza con il maniglione antipanico.
Ma poi è entrata Marina..Capelli biondo fulvo, lentiggini, pelle bianca ed abito lungo.
Si presenta, parla poco l'italiano ed è americana.
"Potremmo vederci ogni settimana" propone " possiamo andare da Miscka's Cafè e parlare..Io vorrei parlare un po' in italiano, l'ho imparato con una mia amica italiana conosciuta 20 anni fa, poi posso insegnare a te a conversare in americano".
Pansate ad una nuvola nera, pensate di starci in mezzo.Immaginate l'aria puzzolente e pesante piena di polvere.
Immaginate che la nube all'improvviso si apra ed inizi a filtrare un raggio di luce..
Il mio sorriso speranzoso è tornato.
Non ho ancora bevuto quel caffè, ma... lo farò dopo domani.
Abbiamo appuntamento per le 17,30.
Io, la mia bicicletta, il caffè del centro e Marina....

TUTTO CAMBIA CON UN COLPO DI PEDALI!



beh , si, le biciclette sono arrivate, la mia è viola brillante e ha il contropedale. bell'ostacolo anche qui! Ma intenzionata come ero ad uscire dall'apatia che mi stava demotivando, non sarebbe certo stato un freno a contropedale a bloccarmi definitivamente in casa! E così, un po' impaurita, sono uscita insieme a Roberto. I primi stop sono stati difficili, ma poi ho capito il meccanismo e ho iniziato a pedalare in modo disinvolto. Mi si è aperto il mondo circostante, ho visto la bellezza della natura che mi stava tutta intorno e ho sentito l'aria fresca entrarmi nei polmoni mentre un sole tiepido mi scaldava il viso. Ho visto un ruscello attraversato da un ponte di legno , con salici piangenti che facevano da arco per il passaggio a piedi, ho visto animali selvatici vivere in armonia con l'uomo ed ho incontrato i sorrisi della gente. Non mi sembra piu ostile questo posto e anzi, inizio a stare davvero bene ora che ho visto tutto questo verde che mi accoglie. Gli alberi poi colorano la metà tra cielo e terra di rosso arancione e giallo e rendono lo stacco tra verde e azzurro armonico come un quadro d'autore. La passeggiata in bicicletta mi ha ridato l'energia di cui necessitavo e la speranza di poter anche io vivere in maniera integrata. E' stato bello anche scoprire che non ci sono pregiudizi in questo Paese...Non esiste che un gay debba nascondersi o temere la sua sessualità.Al campus un cartello colorato indica il dipartimento di ricerca ed un centro di aggreggazione e supporto per gay lesbiche e trans. Lo trovo divino. C'è aria pulita in questo posto ed io mi sto innamorando.

Thursday, November 19, 2009

Americanesi falsi e cortesi.

Dopo un lungo pensare a come iniziare, ho deciso di scegliere il mezzo web per incontrare qualcuna per scambiare un paio di parole in questo slang del cavolo.
In italia avevo fatto così ogni volta che dovevo andare in qualche città.... cercavo prima qualcuno su myspace che potesse eventualmente darmi una mano.
Aveva sempre funzionato.
Così ho scritto a qualche persona del piccolo paese in cui mi trovo.
Il caso ha voluto che mi abbia risposto una mezza italiana(lontane origini , ma dal cognome italiano).
A giudicare dalle foto doveva essere piu avanti di me con l'età.
Ho solo 21 anni... mi dice , ovviamente nella sua lingua.
Mi parte un "sticazz", ma non c'è nessun problema per me che sono giovane quanto e lei, anzi di più! Non sono i miei 31 anni che fanno il problema, il problema qui è che non so parlare!
Subito domanda se possa essermi di aiuto in qualche modo.
Ed io esulto alla domanda che attendevo con ansia.
D'altronde lei dice:
sono cattolica...
Ohhhhhh grazie per l'informazione!io no invece , ma non è un problema manco questo.
Devo imparare a parlare, mica pregare!
Insomma questa fa la buona samaritana in aiuto della straniera e mostra tutta questa disponibilità nei miei confronti.Resto stupita e penso bene di questi Americani, in generale e per la prima volta.

Inizio una chat delirante a causa del mio inglese dimmerda, ma riesco a farmi capire e ancora lei scrive che potremmo vedersi per un caffè, magari nei prossimi giorni..
Anche subito, dico io.
E mi disturbo pure a fare una mappa che indica il percorso da casa mia al primo cavolo di Sturbucks...un posto tanto amato dagli Americani che fa i caffè e i cappucci a prezzi esorbitanti.Invio a lei questa mappetta e la ringrazio di cuore, le chiedo se le va bene vedersi venerdi intorno alle 17....
Silenzio.
Passa un intero giorno , io vedo le mie mail inviate tutte lette...eppure....silenzio.Provo a mandarle un altro messaggio, stavolta ringraziando e dicendo che non voglio dirsturbarla oltre..
Tanto per suscitare una qualche reazione.
..lei legge, lo vedo e segue ...silenzio.
Ed io ho cliccato su
elimina dai contatti, pensando che il mondo è paese in fatto di falsa cortesia.In fatto anche di falsa carità.
elimina dai contatti.....
ohssiiiiii, ciaoooo, byebye stronza americana semitaliana!
il web è così....puoi far fuori le rogne con un semplice click.
clik.

Tuesday, November 17, 2009

Quando il buio si avvicina


Dopo cena ho bevuto un caffè di quelli fatti e bevuti senza dar peso, una di quelle cose che si fanno senza rendersi conto che te la faranno pagare, che pagherai.
E così mi sono ritrovata con gli occhi fissi al soffitto senza trovare sonno...Ho iniziato a pensare e se pensi di notte puoi andare molto molto lontano.Anche troppo.
Perchè siamo piu fragili e perchè il cervello viaggia libero.
E così ho pensato per un attimo a dove sono adesso, a come sia lontana casa. Ho pensato alla mia vita che di giorno mi sembra lì fuori dalla porta, che se aprissi la porta troverei lì tutte le mie cose.
Invece ho visto un mappamondo che gira gira gira e mi sono venute le vertigini.
Bzz Bzz corto circuito come acqua su cavi scoperti è la nostalgia, che goccia a goccia può far saltare tutto il meccanismo...
Il respiro che si aziona ad ogni battito di cuore sempre più forte e il pizzicore al naso come per piangere.
Ho gridato, allungato la mano, trovato al mio fianco mio marito.
Dormiva, ma si è girato ad abbracciarmi.
Stamani ho preparato un altro caffè e ho tagliato un pezzo di torta per uno.
Un nuovo giorno è cominciato con un po' d'amaro consolato dalla dolcezza.

Monday, November 16, 2009

CULO E CAMICIA

Sono andata in un superstore, mi sono ricomprata dei jeans perche' dall'Italia non ho preso tutto l'armadio, ma solo qualche esemplare migliore per ogni capo d'abbigliamento.
Le taglie sono tutte diverse e ancora non sono riuscita a capire che taglia americana porto.
So solo che col matrimonio , a furia di ingozzarci con varie scuse (tra le piu gettonate: "mangiamo ora perche' poi in america questo non si trova", "siamo appena sposati, concediamoci questa bottiglia(20 bottiglie) di buon vino rosso", " che vuoi fare la dieta proprio adesso che siamo ospiti a cena dai parenti?") siamo ingrassati non poco.
Quindi ho provato qualche taglia fino a quella che mi stava meno peggio ed ho comprato per 20 dollari il mio primo paio di jeans made in China in un supestore AMERICANISSIMO !
La crisi davanti allo specchio mi e' presa come al solito, l'uscita dal camerino con la faccia incazzata con qualcuno e' stata la solita routine..ma ad un certo punto ho zummato lo sguardo sulle ragazze attorno a me...
A quel punto mi sono resa conto che potevo anche sculettare allegra tra gli scafali, tanto che le altre donne sono sformate dalla vita in giu!!!
mai visto nulla del genere.
Ho pensato di essere morta e trovarmi in paradiso, perche' confrontandomi con questa maggioranza io posso sentirmi una silouette.
Pure con le 17 enni posso competere con successo!
La mia cellulite incartapecorita qua non e' altro che una piacevole morbida formosita' quasi da invidiare!
Mi sono gasata per un'intera giornata e mi sono continuata a muovere in cerca di altri culi, altre donne, altre taglie.
Poi mi sono messa a riflettere.
Queste donne vivono nello stesso posto in cui vivo adesso io.
Io non so perche' quelle messe meglio sono magre sopra e supersize sotto, ma temo che dipenda dagli alimenti in commercio qua.
Ho capito che sono felicemente tutte amate dai loro uomini e che si fidanzano senza problemi e che non si creano seghe mentali come facciamo noi in Italia se il culo abbonda..ma...
Ma queste ragazze cosa mangiano per essere cosi?
i loro cibi americani cosa contengono?
Se all'inizio ho pensato di stare nel mio paradiso, dove il mio culo e' finalmente piccolo rispetto agli altri, ora penso che sia pure un inferno per lo stesso identico motivo.

Aquile


Quando sono arrivata, in cielo c'era come un comitato di accoglienza..le aquile, poiane e falchi volavano danzando sul cielo che sovrastava la strada che da San Franscisco ci stava conducendo a Davis...California! Non avevo mai visto nulla di simile e continuavo ad esultare col dito appiccicato al finestrino ad ogni loro giro.
Anche la ragazza che guidava e che ci accompagnava in effetti disse di non averne mai visti tanti tutti insieme.
Qui mi sento come protetta da qualcosa di grande, che aspettavo, che sotto sotto sapevo di trovare solo qua, ma la distanza da casa non mi aveva mai spinta troppo lontana.
Adesso sono dall'altra parte del mondo con una missione quasi spirituale, un cambio di vita, una prova di adattamento e diversi canali sensoriali stimolati come fosse la prima volta.
Colori, odori, suoni, rumori, tutto e' nuovo, diverso e sconosciuto.
L'altro giorno , dopo troppo tempo trascorso a sistemare la nuova casa, mi sono decisa a fare i primi passi fuori senza mio marito che fa da salvagente.
Ho attraversato il ponte che passa sulla strada a tre grandi corsie, rifacendo precisamente il percorso fatto con mio marito il giorno prima.
Ma ad un certo punto qualcosa ha conquistato il cielo sopra di me.
Un 'aquilotta, o poiana che sia, che planando e' giunta sopra al mio cielo per volare con me fino quasi al market piu vicino, il posto in cui stavo andando per sperimentare con un piccolo primo obbiettivo, la mia prima passeggiata da sola.
Quando mio marito e' tornato a casa, ho raccontato dell'aquila e con mio stupore mi ha detto di aver visto lo stesso animale, piu o meno nello stesso posto.
Forse un'aquilotta vive nella vegetazione vicino a casa mia?
Uscendo dal market ho visto anche il primo scoiattolo di Davis...sembrano non aver paura della presenza umana. Era uno scoiattolo grosso come un gatto di 8 mesi e stava ritto sulle zampette posteriori con quelle anteriori piegate in avanti...mi fissava.
ci siamo guardati per qualche secondo..finche' cioe' non ho avuto troppa voglia di toccarlo e mi sono avvicinata tantissimo a lui.
Solo a quel punto e' salito su un albero.
Poco piu' avanti mi ha sorvolato la testa un uccello azzurro.
Non era l'unico nei dintorni, ci ho fatto caso, sono specie che esistono in questa zona.
Voglio fare una ricerca su internet per capire di che cosa si tratti e poi spero di poter trovare presto una piuma di quel celeste, ho provato a guardare nei pratini intorno a dove l'ho visto volare, ma non ce n'erano.
E poi ci sono degli alberi con delle foglie stupende!
rosse, arancioni, gialle!sono piante, o piccoli alberi non so..so solo che colorano tutto quello che vedo lungo la strada.
Queste cose sono bellissime e mi fanno sentire bene.Il fatto di non comprendere e di non parlare la lingua invece mi limita tantissimo e mi fa prendere male la vita con chiunque possa incontrare sulla mia strada perche' la gente sembra sempre gentile con tutti.
Sembra che chiunque possa rivolgerti la parola da un momento all'altro. Io ora ho paura della parola della gente..Di quella parola che tanto ho desiderato trovare dove sono cresciuta e dove invece non si dice nemmeno buongiorno al vicino di casa.

Saturday, November 14, 2009


Ho scritto cosi' tante mail da quando sono arrivata in California, che ho trascorso le prime giornate con le dita appiccicate alla tastiera del pc...da qui ho avuto l'idea di aprire questo blog.
Scrivero' di me e troverete anche i miei nuovi componimenti.Potrete sapere come vanno le cose e leggere in anteprima le nuove poesie.
Quanto segue e' un riassunto tratto dalle varie email che ho mandato agli amici:

Iniziamo dalla casa, di cui non abbiamo ancora foto perche' ci manca un pezzo alla macchina fotografica...comunque, e' bella e calda, e' la prima volta che non sento freddo..!questo per me e' una specie di miracolo..
abbiamo arredato tutto Ikea , ma non sono ancora stata in giro perche' qua con i soli piedi non si va da nessuna parte.
abbiamo avuto l'adsl solo oggi, prima usavamo la linea da un vicino, che pero' deve essersene accorto e deve avere inserito la password eliminandoci dal resto del mondo con un click!
: )
il viaggio e' stato lunghissimo, sfiancante, ma ad un certo punto abbiamo sorvolato un posto che solo l'immaginazione potrebbe farci vedere...eravamo sopra la Groenlandia , sotto di noi una distesa di deserto bianco senza anima viva......uno spettacolo che non dimentichero' mai....la luna era l'unica presenza e faceva brillare tutto quel ghiaccio....indescrivibile...
poi abbiamo visto un tramonto che sembrava un dipinto...pensavo ad un certo punto di essere in un altro mondo...bellissimo.
quando siamo arrivati ero di un rincoglionito assurdo...come se avessi preso una botta in testa, ma mi sono resa conto che sara' impossibile per i piu' venirci a trovare, talmente e' complicata la burocrazia!!
Qui parlano solo americano e sono pure sono poco accomodanti, ma io avevo Pek che e' espertissimo ormai!la prima notte l'abbiamo passata da un'amica di Pek...una tipa dai tratti un po' nevrotici che pero' ci ha portato in giro con la macchina a comprare le cose....mi ha fatta innervosire subito perche' pretendeva che andassimo nei supermercati camminando secondo una logica americana che ci ha portati a stare in ogni negozio almeno tre ore!!!!!!!
Il primo giorno e mezzo abbiamo mangiato forzatamente nei Fast Food...VOLEVO MORIRE!
Funziona proprio come si vede nei film!!!tu suoni un campanello, una voce ti chiede cosa desideri, tu ordini, giri l'angolo stando in macchina, c'e' una finestrina e ti danno la roba da mangiare...
Ho temuto di finire come nel filmdocumentario SUPERSIZE!
Neanche al supermercato riuscivo a trovare ungranche' di sano..questi americani mettono le mani su tutto trasformandolo in cibo vitaminizzato super saporito..Persino le mele , che luccicano come fossero laccate!.
E poi usano un'infinita' di buste di plastica...PICCOLE, cosi' se compri 30 oggetti ti trovi una media di 15 buste rigorosamente in plastica non biodegradabile!
Sono tutti fissati con quei gel disinfettanti per le mani,temono l'influenza suina, ma non hanno il bidet , quindi non si lavano il culo...Ammetto di aver pianto di disperazione piu' volte all'inizio.
Comunque da quando siamo arrivati abbiamo speso gia'3000 dollari!Grazie ai regali di matrimonio in denaro stiamo arredando e mangiando.Quindi grazie a chi ci ha fatto il regalo di matrimonio!
ora la casa e' piuttosto completa, specialmente perche' ci siamo comprati un set completo di pentole ROSA!!!!uhahahah
sono cosi' belle che se verremo via di qui me le portero' in italia, non so come perche' sono tante, ma sono esagerate.abbiamo la moquette per tutta la casa, quindi ho pensato bene di prendere anche dei tappeti leopardati per il salone e due cuscini uno a forma di cuore viola e uno a forma quadrata fucsia ENTRAMBI DI PELO SINTETICO.
Il letto e' quasi rasoterra con piumone fantasia simile zebra, specchio rosa con luci a stella(aggiunte da me) che lo incorniciano, per sentirsi delle vere star tutte le volte che ti specchi e l'ho ovviamente inclinato che mi fa pure piu alta e magra.tie'
poi...una stanza l'ho adibita a museo dei nativi.ci faccio meditazione ogni giorno.e' bellissima....ho creato un luogo sacro praticamente..hihihi..
siamo certo ancora in fase di organizzazione, ma si definisce sempre piu qualcosa....Purtroppo Pek e' stato cortesemente chiamato a lavoro una settimana prima del previsto...io trascorro molte ore al giorno da sola, ma lavorando portera' i soldini a casa.Perche' la vita qua costa moltissimo.
Il quarto giorno abbiamo fatto dei km a piedi, vedevo lunghe strade con molta vegetazione, ordinate e pulite , ma lunghissime(abitiamo luntanucci dal centro..ed ora lo so!) , finalmente pero' siamo approdati in una sorta di coop dove vendono biologico.pagato il solito stonfo, ma almeno ho trovat VERA frutta e verdura.(applausi)
ho riportato la spesa sulla schiena e sono crollata sulla moquet come il campione mondiale di marcia che si sdraia per terra (con la lingua di fori pero').. ma convinta di aver sgobbato per qualcosa di utile.
Io sono una che se dice di attivarsi perche' la vuole vinta, sa scalare all'improvviso anche l'Everest.(ora non esageriamo..)
data la scarpinata ci siamo decisi a comprare le bici on line(perche' al negozio costavano 500 dollari l'una) le avremo tra ics giorni..speriamo presto...e pure un kit per depilarmi, perche' farsi una ceretta dall'estetista costa una fortuna, , mi sa che queste ragazze hanno le gambe con i peli di acciaio a furia di usare il rasoio! oppure sono ricche sfondate e si permettono l'estetista...
Insomma ogni giorno facciamo un passettino...
Ah e della campagna antifumo ve ne ho parlato? Ho l'allarme anche in casa, l'ho dovuto attivare per forza....se vuoi fumare devi andare fuori e ad una determinata distanza da porte e finestre altrui e anche tue! di essere guardata come una drogata puzzolente non ne ho voglia.A noi europei ci hanno ridotto come come salmoni affumicati e loro non toccano sigaretta...che bel paese eh?
Io sono lontana, non conosco la lingua e se non mi arriva la bicicletta mi scassero' i piedi..ma valutiamo che i primi due giorni non uscivo nemmeno di casa, perche' anche a piedi non sapevo dove cazzo andare.
ora lo so...un passettino alla volta.....